San Valentino is in the air…

San Valentino is in the air…

Se c’è un filo conduttore che lega epoche, culture e continenti nella celebrazione dell’amore, questo è senza dubbio il rito di regalare dolci. Da sempre, l’amore si esprime attraverso il cibo: miele e frutta candita nell’antichità, torte e biscotti nelle corti rinascimentali, fino ai moderni cioccolatini. Oggi, quando arriva il 14 febbraio puntuale nel calendario, l’usanza di scambiarsi dolciumi è talmente radicata da sembrare un fenomeno recente, frutto della società dei consumi. In realtà, dietro una scatola di cioccolatini o un biscotto decorato c’è molto più di una semplice trovata commerciale: c’è un’eredità culturale che affonda le radici nei riti pagani, nelle credenze medievali e nella lunga tradizione dell’arte pasticcera.

Le origini della festa degli innamorati sono più antiche del Cristianesimo. Nei giorni centrali di febbraio, nell’antica Roma si celebravano i Lupercalia, riti dedicati a Luperco, dio della fertilità e protettore dei pastori. In questa ricorrenza si sorteggiavano coppie di giovani che avrebbero passato un periodo insieme, una pratica che, nelle sue sfumature, anticipa l’idea dell’amore romantico. Fu Papa Gelasio I, nel 496 d.C., a cristianizzare la festa, sostituendola con la celebrazione di San Valentino, vescovo di Terni, noto per incoraggiare matrimoni segreti tra giovani amanti ostacolati dalle autorità.

Ma perché proprio il cioccolato è diventato il protagonista di questa festa? Per capirlo, dobbiamo spostarci di qualche secolo e attraversare l’oceano.

Per i Maya e gli Aztechi, il cacao era un dono degli dèi, un alimento riservato a guerrieri e sovrani, utilizzato nei rituali sacri e spesso associato all’energia vitale e alla passione. Montezuma, l’ultimo grande imperatore azteco, ne beveva litri prima di entrare nell’harem, convinto che avesse potenti effetti afrodisiaci. Quando i conquistadores portarono il cacao in Spagna nel XVI secolo, la nobiltà europea se ne innamorò: mescolato con zucchero e spezie, divenne il lusso prediletto nelle corti, passando rapidamente da elisir esotico a simbolo di seduzione.

Nel Settecento, il cioccolato era già un protagonista della letteratura galante e della vita mondana: Giacomo Casanova lo considerava uno strumento di conquista, mentre alla corte di Versailles si racconta che fosse il preferito di Madame de Pompadour, amante di Luigi XV. Nel corso dell’Ottocento, con la diffusione della produzione industriale e l’invenzione del cioccolato solido, il legame tra amore e cioccolato si consolidò definitivamente, fino a diventare un must per San Valentino.

Anche la scienza moderna ha indagato il potere del cioccolato: il cacao contiene sostanze come la feniletilamina, che stimolano la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere. Più che un afrodisiaco vero e proprio, è un alleato dell’umore e della complicità

Tra le dolci creazioni che hanno segnato la storia di questa festa, spicca senza dubbio il Bacio Perugina, nato nel 1922 dall’intuizione di Luisa Spagnoli, che trasformò un eccesso di granella di nocciole in un cioccolatino destinato a diventare leggenda. Il suo nome e la celebre cartina con il messaggio d’amore sono ormai parte dell’immaginario collettivo.

Ma non ci sono solo i cioccolatini: in molte culture, San Valentino è l’occasione per scambiarsi dolci artigianali. In Francia e in Italia, le pasticcerie propongono torte al cioccolato e piccola pasticceria a forma di cuore. I baci di dama, due gusci di biscotto uniti da un velo di cioccolato, evocano un bacio rubato, mentre i macarons francesi, con i loro colori delicati e le farciture cremose, sono un regalo perfetto per gli innamorati.

Un’altra tradizione che sta prendendo sempre più piede è quella dei biscotti decorati. Inghilterra e Stati Uniti hanno da tempo l’usanza di regalare sugar cookies personalizzati con frasi romantiche o motivi floreali, mentre in Galles si tramanda la curiosa tradizione dei cucchiai di legno intagliati, donati come pegno d’amore e spesso accompagnati da biscotti speziati.

Se l’amore si esprime attraverso gesti e simboli, il cioccolato e i dolci ne sono l’alfabeto più goloso. Regalare un dolce non è solo un atto di affetto, ma una vera e propria dichiarazione, un modo per dire “ti penso” attraverso il linguaggio dei sapori. Dopotutto, nel corso della storia, il legame tra dolcezza e passione ha sempre resistito, perché – come sapevano bene gli antichi – nulla parla d’amore come un bacio… di cioccolato.

 

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