Il Campionato mondiale di pesto al mortaio conquista anche i Paesi Bassi

Il Campionato mondiale di pesto al mortaio conquista anche i Paesi Bassi

L’Aia, incantevole città olandese, è stata la scenografia perfetta per uno degli ultimi appuntamenti con il Campionato mondiale del pesto al mortaio. Qui, Roberto Panizza ha portato l’essenza della Liguria mostrando a tutti come deve essere fatto il vero pesto al mortaio.

In occasione della penultima tappa dell’Ocean Race, 10 partecipanti hanno gareggiato per creare il miglior pesto al mortaio. Una gara che può sembrare semplice ma che in realtà non lo è affatto. Fare il pesto al mortaio è una cosa seria.

Il pesto al mortaio una vera e propria arte

La preparazione del pesto al mortaio è una vera e propria arte e Roberto lo sa bene.

Richiede una lavorazione quasi scientifica e accurata degli ingredienti con il pestello, fino a ottenere una salsa cremosa e omogenea. Si inizia pestando l’aglio e i pinoli insieme fino a ottenere una pasta. Successivamente, si aggiunge il basilico poco alla volta e si continua a pestare fino a ottenere una consistenza liscia. Infine, si incorpora il formaggio grattugiato e l’olio d’oliva, continuando a pestare fino a ottenere la consistenza desiderata. È importante lavorare delicatamente e con pazienza per evitare di surriscaldare gli ingredienti e compromettere il sapore.


Il pesto al mortaio fatto in casa ha un gusto fresco e vibrante, con un equilibrio perfetto di sapori dove la delicatezza del basilico si fonde con i gusti decisi del pecorino sardo. Se anche tu vuoi provare le stesse emozioni del Campionato mondiale del pesto o semplicemente regalare un mortaio da usare in cucina, clicca qui.

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