
Il Genovese conquista Foodish: le sue trofie al pesto sono “la pasta più foodish di Genova”
Genova, 10 settembre 2025 – Non è stata “solo” una gara di pesto, ma una sfida con un titolo dal sapore evocativo: trovare la pasta al pesto più foodish di Genova. A portarsi a casa l’alloro è stato Il Genovese, lo storico ristorante di via Galata guidato da Roberto Panizza, ambasciatore del pesto al mortaio.
Sul palco di Foodish – il programma di TV8 condotto da Joe Bastianich con la verve di Dario Vergassola – Panizza non si è limitato a cucinare. Ha raccontato la sua Genova, ricordando il Campionato Mondiale del Pesto al mortaio che organizza da anni e spiegando come il pesto, fatto al mortaio, sia qualcosa di più di una ricetta: “uno dei gesti più arcaici della cucina, compiuto con lo strumento più antico che esista”.
Il piatto in gara erano le trofie al pesto, preparate come da tradizione ligure più rigorosa: pasta fatte in casa, senza uova – “da veri integralisti genovesi”, ha sottolineato con un sorriso – condita con un pesto che non è soltanto buono, ma ricco di identità e personalità. Al suo fianco, in questa avventura televisiva, c’era Sergio Panizza, a suggellare il carattere familiare e corale di un ristorante che a Genova è ormai un’istituzione.
Il momento più emozionante, però, è arrivato grazie allo stesso Bastianich, che ha condiviso un ricordo personale: il suo primo ristorante a New York, i primi anni di fatica e di scoperte, e quel cuoco genovese che gli fece assaggiare tre sapori destinati a segnarlo per sempre – la focaccia, la cima e, naturalmente, il pesto. Un racconto che ha dato profondità alla sfida, mostrando come la cucina ligure abbia saputo conquistare anche oltreoceano.
E poi, davanti alle trofie de Il Genovese, lo stesso Bastianich si è lasciato andare a una definizione destinata a restare negli annali: “Queste trofie sono un ballo: le mordi e si dividono, leggere e vive”. Una metafora che dice più di mille aggettivi.
Il Genovese non si limita a servire pesto, ma custodisce e diffonde un patrimonio culturale, difendendolo con la serietà di chi sa che in ogni piatto c’è un pezzo di identità genovese.