Roberto Panizza relatore al Webinar sul Food Delivery della Fondazione Gualtiero Marchesi

Roberto Panizza relatore al Webinar sul Food Delivery della Fondazione Gualtiero Marchesi

Questo martedì 13 aprile alle ore 18 non perdere il webinar organizzato dalla Fondazione Gualtiero Marchesi e condotto da Eleonora Cozzella, Food&Wine journalist di Repubblica Sapori.

Tema molto attuale – “Delivery, contingenza o cambiamento?” – e relatori d’eccezione.
Saranno presenti:

Alberto Capatti, Presidente Fondazione Gualtiero Marchesi
Enrico Bartolini, Chef di cucina
Renato Bosco, Pizzaiolo gourmet
Andrea Briganti, Direttore ACIMGA
Iginio Massari, Chef Pasticcere
Roberto Panizza, Ristorante Il Genovese ed e-commerce Palatifini.it
Salvatore Veca, Filosofo

Per richiedere la partecipazione con la possibilità di prenotare un intervento di massimo 3 minuti inerente il tema del talk è necessario mandare una email a fondazione@gualtieromarchesi.it

Come antipasto, ecco un interessante spunto di Alberto Capatti, Presidente Fondazione Gualtiero Marchesi

Il Pacco – Alberto Capatti

Delivery non è solo distribuzione, consegna, o asporto, ma un’altra cucina che nasce nei ristoranti e rinasce nelle case. Ci sono anzitutto i contenitori, scatole di varie dimensioni atte a conservare, per un tempo misurato e variabile, e dei trasportatori, gli stessi acquirenti o chi ne fa funzione con un mezzo veloce. Le scatole possono essere inoltre vendute in un supermercato italiano, con surgelati e non, e rimesse a domicilio. I cuochi hanno non solo rinunciato al servizio al tavolo, ma all’impiattamento, considerato da Marchesi fondamentale e artistico. Inoltre devono predisporre pietanze che all’arrivo comporteranno un adeguamento termico, lasciando ai clienti compito di combinare salse e paste, salse e carni. La fase ultima della ricetta compete a chi riceve, ma la conoscevamo già con i bastoncini Findus. Il solo dessert, di cioccolato per esempio, giunge pronto, atto al consumo. Nel caso di un approvigionamento comunitario, assistenziale, il cerchio domestico si restringe e si estende numericamente con cibi da mangiarsi al volo, tenendo conto del fabbisogno e di una dipendenza che avrà forse un termine.

Questo servizio non era registrato nell’Oxford Companion of food del 1999 ed oggi non solo è presente come termine della cucina industriale, ma come modalità di consumo a partire da qualsiasi cucina commerciale. E’ oggi l’epicentro di un sistema che prevede il tutto chiuso, e nuove forme di comunicazione che prescindono dalla cucina di casa per famiglie, conviventi o solitari. La conseguenza è multipla : comunicazione di un’offerta reperibile con telefonino, richiesta del cibo precisando orari di consegna, una convivialità calibrata e costante senza altre sorprese che il pacco, chiuso poi aperto. I nuovi poveri, i vecchi ricchi vivono la delivery come il nodo di una libertà alimentare nuova, mai conosciuta, licenziata da leggi pandemiche che preparano un futuro costruito diversamente dal passato. Chi ne ha avvertito l’importanza riempiendo una scatoletta di cartone, attinta alla cento vasche di un supermercato newyorkese portandosela nella camera d’albergo in cui è previsto il microonde, deve ora immaginare un appetito che si misura non più con il fare, ma con il reperire, chiedere e ricevere. Una nuova segregazione? Tutt’altro perché la citta è viva, con o senza mascherina, in spazi domestici, e il cibo è un immaginario comune, tutto da ritrovare o scoprire.

Un cenno di storia. ”Package alla scoperta dell’imballaggio” è una mostra del 2001, presso la Città della Scienza di Napoli, che ha disegnato il futuro che stiamo vivendo, coinvolgendo, in una scatola di cartapaglia, cucina, comunicazione, desing ed ovviamente l’ambiente. L’overpackaging concretizza i rischi del superfluo, ed è con questo misuratore che dobbiamo sentirci stimolare a sempre nuovi appetiti. La pandemia è stato il primo momento di una sperimentazione da laboratorio con una nuova rete, tutta scientificamente progettata, e un altro destinatario non più libero di smarrirsi nello street-food, nei self service, pronto invece a rivendicare come in passato una pizza, o meglio una cena stellata nel proprio abitacolo. Per quanto tutti vaccinati, saremo entrati in un nuovo sistema, e la delivery sarà una delle chiavi per conoscerlo, pacco dopo pacco.

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